Falstaff, ultima opera di Giuseppe Verdi, è una commedia lirica in tre atti su libretto di Arrigo Boito, tratto dalla commedia “Le allegre comari” di Windsor e da “Enrico IV” di Shakespeare, il dramma storico nel quale per la prima volta è apparsa la figura di sir John Falstaff.
“C’è in Falstaff qualcosa che ci conquista subito – scrive il regista Andrea De Rosa -: un amore sfrontato per la vita, che si manifesta soprattutto nella forma dell’amore per la lingua, per le parole, per il motto di spirito, per la creazione instancabile di metafore e giochi linguistici; un senso pieno delle cose che accadono qui e ora e che di fronte al suo sguardo sembrano le sole che abbiano un qualche senso; c’è nelle sue parole una gioia che non si stanca mai, sempre pronta a rovesciare il male in bene, un senso dell’amicizia ingenuo e vorrei dire persino infantile, una ostinazione a fare di ogni dolore uno scherzo, di ogni situazione senza via d’uscita uno sprone a cercare di non lasciarsi imprigionare. Dopo il felice incontro con Macbeth, ho chiesto a Giuseppe Battiston di calarsi stavolta nei panni di questo buffone, convinto che ci sia anche qui qualcosa di inaspettato e imprevedibile da scoprire sotto la maschera solo apparentemente tranquilla e bonaria che egli sembra mostrarci».
da Enrico IV / Enrico V di William Shakespeare
traduzione di Nadia Fusini
adattamento e regia di Andrea De Rosa
scene e costumi di Simone Mannino
luci di Pasquale Mari suono di Hubert Westkemper
movimenti scenici Francesco Manetti
con Giuseppe Battiston, Gennaro Di Colandrea, Giovanni Franzoni, Giovanni Ludeno, Martina Polla, Andrea Sorrentino, Annamaria Troisi, Elisabetta Valgoi, Marco Vergani.