QUI RIDO IO

Prima che cominciassero le riprese di “Qui rido io”, su richiesta di Mario Martone, ho realizzato una serie di ritratti dei personaggi della famiglia Scarpetta e De Filippo inseriti come elementi di scena, e con i quali gli attori instaurano un vero e proprio dialogo durante la recitazione.

Questo perché Scarpetta aveva il piacere di arredare la sua casa con le sue fotografie dei vari spettacoli e personaggi.

Dovevano sembrare delle fotografie moderne, ma scattate a inizi Novecento, periodo di ambientazione della storia.

L’ispirazione è arrivata grazie a un’illuminante visita nel 2015 presso la Fondazione Alinari per la fotografia, il più importante archivio fotografico privato d’Italia. Situato all’epoca nella sede storica in largo Alinari a Firenze, aveva un vero e proprio caveau per la conservazione di fotografie e negativi, antichi di almeno 150 anni, tra cui le immagini di Felice Beato che fu il primo a realizzare delle fotografie meravigliose del Giappone nella seconda metà dell’Ottocento.

L’ unicità di queste immagini era data da una particolare tecnica giapponese di colorazione, realizzata a mano sulle foto in bianco e nero.

Le foto che ho realizzato creano un ambiguo effetto di sovrapposizione e confusione tra passato e presente, persona e personaggio, vero e falso.